Informazioni aggiuntive
Peso | 1,25 kg |
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Regione | |
Bio | |
Denominazione | |
Produttore | |
Vitigno/i | |
Vendemmia | 2007 |
Altre caratteristiche |
Peso | 1,25 kg |
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Regione | |
Bio | |
Denominazione | |
Produttore | |
Vitigno/i | |
Vendemmia | 2007 |
Altre caratteristiche |
Un bel colore rubino granato di buona concentrazione, naso maturo ma affatto evoluto, presenta una bella trama fruttata di prugna, mirtilli, toni di liquirizia, cacao, sfumature mentolate, sottobosco, selce, ginepro, cuoio, tabacco. Al palato mostra ancora ottima energia, freschezza, tannino ben fuso con il frutto maturo, perfetto nella componente alcolica moderata, è un gran bel bere, profondo e succoso, con un finale che richiama ancora la liquirizia e il cacao con una punta di goudron, che è tutto dire. In bocca non ha asperità, il frutto ricco e succoso è spinto nettamente dalla freschezza, nell’incedere si trasforma, ora polposo, ora austero, mutevole ed emozionale.
Dietro a questo taglio bordolese, oltre a una connotazione geografica si nasconde un processo produttivo ben preciso. Quando si parla di taglio si fa riferimento a un procedimento di vinificazione separato delle diverse uve. I vini sono assemblati solo in un secondo momento, quando si decide la composizione definitiva della cuvée. La pratica del taglio nasce dal diverso periodo di maturazione delle uve: prima il merlot, poi i cabernet, infine il petit verdot, il malbec e carmenère sono stati ormai quasi completamente abbandonati. L’idea di unire più vitigni nasce dal desiderio di creare un vino armonioso ed equilibrato.
In etichetta due mani di contadino che raccolgono l’uva e un nome che incuriosisce: Vita Grama.
Perché la vita non fa sconti, spesso ti sbatte a terra e devi trovare da solo la forza di rialzarti, e perchè la vite può essere maledettamente difficile da far crescere, e la terra sta in basso.
Libero dai condizionamenti dei disciplinari per seguire un proprio percorso qualitativo.
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