Informazioni aggiuntive
Peso | 1,25 kg |
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Regione | |
Bio | |
Denominazione | |
Produttore | |
Vendemmia | 2013 |
Vitigno/i |
Peso | 1,25 kg |
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Regione | |
Bio | |
Denominazione | |
Produttore | |
Vendemmia | 2013 |
Vitigno/i |
Questo Aoc Alsace dell’azienda Domaine Josmeyer nasce da uve pinot auxerrois in purezza. Le uve provengono da un piccolo vigneto di circa 0,4 ettari vitati, le cui viti hanno un’età media di 55 anni. Dopo una pressatura soffice avviene una fermentazione spontanea in legno con soli lieviti autoctoni, della durata di 1/4 mesi. Il prodotto viene quindi lasciato affinare per un breve periodo nelle suddette botti. Un prodotto che esprime il meglio tra la vasta gamma di vini bianchi alsaziani.
Alla vista risulta giallo paglierino con alcuni riflessi verdi, limpido e brillante. Al naso risulta fresco, con sentori fruttati, note di pesca, mela e punte floreali. Lievi note di lycis in sottofondo. Al palato troviamo un vino di pronta beva. Piacevole, con un’acidità media e ben equilibrato, ritroviamo un finale mediamente lungo e persistente. Le durezze e le morbidezze sono ben equilibrate.
Questo prodotto è un vino da antipasto ma può accompagnare anche secondi piatti non troppo costruiti, come ad esempio il pesce, le carni bianche, il pollame, piatti a base di uova (uova in cocotte, omelette, quiche). Si abbina molto bene anche con i formaggi dolci.
Il Domaine Josmeyer, fondato da Aloyse Meyer nel lontano 1854, si estende per ben 25 ettari (5 dei quali classificati Grand Cru) tra i paesi di Turckheim, Wintzenheim e Wettolsheim. Tutti i vigneti sono coltivati secondo rigorose metodologie di viticoltura biodinamica al fine di perseguire la massima qualità possibile attraverso l’ausilio di sane pratiche colturali e un rigoroso controllo della produzione. La gestione è familiare, affidata alle sorelle Céline e Isabelle Meyer, con il preziosissimo aiuto di Christophe Erhart, che è colui che ha dato il vero e proprio impulso per il passaggio alla biodinamica. Particolarmente interessante è il processo di vinificazione di questa domaine che inizia con la raccolta di uve perfettamente mature che vengono sottoposte a pressatura soffice per un periodo che varia tra le tre e le otto ore. Il mosto fiore viene fatto fermentare attraverso l’ausilio di lieviti autoctoni, inizialmente in serbatoi di acciaio per poi passare all’interno di botti di legno di circa cento anni. Completata la fermentazione, la svinatura viene effettuata all’aria aperta. Il tutto nel più completo rispetto delle tradizioni locali. Altra particolarità riguarda la stabilizzazione del vino, che avviene naturalmente durante la stagione invernale, e la malolattica, che non è effettuata ma sembra sia compensata da un leggero filtraggio prima dell’imbottigliamento.
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