Informazioni aggiuntive
Peso | 1,25 kg |
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Regione | |
Denominazione | |
Produttore | |
Vendemmia | 2020 |
Vitigno/i |
Peso | 1,25 kg |
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Regione | |
Denominazione | |
Produttore | |
Vendemmia | 2020 |
Vitigno/i |
Il Pitasso è uno dei crus prodotti da Claudio Mariotto a partire da uve Timorasso, vitigno dalla grande potenza espressiva che storicamente ha sempre popolato i Colli Tortonesi ma che, fino agli inizi degli anni ’90, rischiava di scomparire per la progressiva preferenza di molti viticoltori locali verso varietà più docili da coltivare e maggiormente conosciute.
La resistenza opposta da alcuni tenaci vignerons, impegnati nella riscoperta di questi vitigni, ha portato all’attuale produzione di alcuni tra i più grandi bianchi italiani, in grado di evolvere nel tempo in modo ineccepibile.Sin dai primi anni della rinascita del Timorasso, Claudio Mariotto ha cercato di creare una gamma altamente rappresentativa per ogni possibile declinazione del vitigno, lavorando con vigne vecchie dalle ottime esposizioni, per ricavare vini di forte personalità.
Tra questi vi è certamente il Pitasso, creato da Claudio Mariotto seguendo uno stile che privilegia l’espressione più autentica del vitigno di base, naturalmente predisposto a dare vini corposi e di buon tenore alcolico, con una spiccata mineralità conferita dai suoli argilloso-calcarei di Vho.
Da qualche anno la maggior parte delle guide di settore hanno speso ottimi giudizi per questo cru e le degustazioni fatte su vecchie annate ne hanno confermato l’ampio potenziale di evoluzione nel tempo: non resta che tuffarsi nello splendido e ancora inesplorato territorio dei Colli Tortonesi attraverso un assaggio di Pitasso!
La cantina Claudio Mariotto non è solo tra le più famose della zona dei Colli Tortonesi, ma ha contribuito in modo determinante alla rinascita e alla valorizzazione di questo territorio e del suo vitigno simbolo: il Timorasso. La tenuta è nei pressi di Vho e si estende su una superficie di oltre 50 ettari. I vigneti si trovano tutti in zona collinare, a un’altitudine compresa tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare. Le sue origini risalgono agli inizi degli anni ’20, quando il bisnonno dell’attuale titolare, cominciò a piantare le prime vigne. L’azienda ha conservato il suo carattere tipicamente familiare e ha saputo portare avanti nel tempo le più antiche tradizioni locali, valorizzando le uve autoctone e producendo vini artigianali di ottimo livello qualitativo.
La zona di Tortona si trova nella parte sud-orientale del Piemonte, verso il confine con la Liguria e possiede un microclima molto particolare e particolarmente vocato per la viticoltura. Le vigne sono coltivate nella fascia collinare preappenninica, che dista solo 60 chilometri dal mare. Le esposizioni soleggiate risentono dell’influsso delle brezze, che contribuiscono a mantenere il clima dolce e temperato. I vigneti sono gestiti nel pieno rispetto dell’ambiente, senza utilizzo di fitofarmaci. Tra i filari sono presenti i vitigni storici dell’area, Barbera, Dolcetto, Cortese e soprattutto il Timorasso, un’uva dalle notevoli potenzialità enologiche, che oggi rappresenta il simbolo del territorio.
La riscoperta di questo antico vitigno a bacca bianca si deve a pochi produttori locali. Presente in queste terre fin dal Medioevo, il Timorasso era l’uva più coltivata sulle Colline Tortonesi. Solo dopo la distruzione dei vigneti europei causata dalla fillossera, il Timorasso venne quasi completamente abbandonato e dimenticato in favore di uve più produttive e più richieste sul mercato. Solo all’inizio degli anni ’90, Claudio Mariotto, insieme a pochi altri viticoltori locali, ha creduto nelle sue qualità e ha cominciato a ripiantare vigneti con l’idea di produrre un grande vino bianco da invecchiamento. Oggi la cantina ne produce diverse versioni di Timorasso, alcune frutto di singoli vigneti particolarmente vocati.
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